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Appello "di principio" (strumentali) e polemiche strumentali di una "maggioranza" parlamentare.

Di recente ho rivisto un'interpretazione della "democrazia" che assolutamente non condivido: una "democrazia" dove la maggioranza [termine che nasconde spesso grossi fraintendimenti] comanda e le altre forze politiche non contano, devono stare buone e mute fino alle successive elezioni.

Qualcuno disse che la misura del grado di civiltà di una società NON si vede dai diritti della maggioranza, ma dei diritti che hanno le minoranze [cosa che condivido].

Ora, negli ultimi anni ho assistito alla disgregazione della specifica funzione parlamentare (quella di legiferare), e più in generale alla progressiva distruzione del principio di divisione dei poteri: il "governo" (frutto della "maggioranza") impone le leggi al parlamento (leggi delega, decreti omnibus, voti di fiducia e canguri) pena lo scioglimento dello stesso e il ricorso alle urne, con conseguente rimessa in discussione delle poltrone di deputati e senatori [l'unica cosa sembra preoccupare i nostri "rappresentanti"].

Tutto questo nel nome di una "governabilità" [altro termine che nasconde spesso grossi fraintendimenti] e la possibilità di "riformare"(?); parola d'ordine sempre buona... e che distrae dai contenuti (riformare cosa? riformare come? ma questa riforma è un bene?).

Detto questo, si può anche discutere le PELOSISSIME motivazioni ufficiali della dirigenza del M5S, ma rimane il problema che l'annientamento della funzione parlamentare provocata dalle manovre ostruzionistiche devono essere combattute con specifici regolamenti che agiscano sul proliferare degli emendamenti, e NON facendo scomparire discussione, divisione dei poteri e il parlamento come organo legislativo.

Già in passato si è visto la conseguenza della disgregazione degli organi consultivi collettivi a favore della "direzione forte" (depotenziamento dell'antico senato romano in età imperiale, scomparsa dei consigli comunali medioevali sostituendole con delle signorie, e recentemente la creazione di un Gran Consiglio che sostituisse la funzione parlamentare), e NON è mai stato un progresso della democrazia.

Mi dispiace che il casus riguardi PROPRIO i diritti di una minoranza, ma se si cancellano i principi, perché "... il fine giustifica i mezzi ..." stiamo solo costruendo le future tragedie.

Added by Luca Zanellato on 19 Feb 2016 at 03:18 PM | Comments (0)
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Tags: democrazia
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