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Legge elettorale: perché cambiarla?

Ho dato un titolo che può risultare provocatorio a questo post per spiegare meglio le ragioni per le quali la legge elettorale non è opportuno venga cambiata da questo Parlamento di cui pure faccio parte.

Primo: siamo stati eletti tutti con una legge elettorale ("Porcellum") dichiarata incostituzionale dalla Corte. Questo Parlamento è quello quindi meno indicato in tutta la storia repubblicana a modificare la legge elettorale. Seppure è' stato chiarito dal Presidente della Repubblica e dalla Corte Costituzionale che questo Parlamento è legittimo sono convinto che, politicamente e anche eticamente, è il meno indicato a fare modifiche proprio di legge elettorale.

Secondo: la Corte Costituzionale riportando le motivazioni della sentenza ha chiarito che non siamo rimasti senza legge elettorale. Basterebbero probabilmente alcuni decreti ministeriali e, in caso di scioglimento delle Camere, si potrebbe andare al voto tranquillamente.

Terzo: sorge il sospetto che la nuova legge elettorale la si voglia introdurre a vantaggio dei due che ne hanno discusso e che ne hanno concordato sostanzialmente l'impianto. Intendo Renzi e Berlusconi. E infatti propongono un sistema che favorisce il bipolarismo ovvero due schieramenti: centrodestra e centrosinistra. E' fin troppo evidente il tentativo di tagliar fuori gli altri (cioè M5S e altri non allineati) e questo non è accettabile assolutamente.

Quarto: il Consiglio d'Europa nell'Ottobre 2002 ha preparato il cosidetto "Codice di Buona Condotta in materia elettorale". E' un documento nelle cui linee guida viene indicato che è buona norma aspettare almeno un anno fra l'introduzione di una nuova legge elettorale e il suo utilizzo ovvero i comizi elettorali. Questo per non far sorgere il sospetto agli elettori che una nuova legge elettorale venga fatta dal Governo o dai partiti di maggioranza per favorire se stessi. Questo sembra proprio il caso! Renzi e Berlusconi si alleano per scrivere una legge elettorale che li favorisce.

In definitiva, per usare un eufemismo, non siamo i più adatti a cambiare la legge elettorale; non ce ne è alcun bisogno e urgenza; se comunque si procederà in tal senso occorrerebbe aspettare almeno un anno prima di votare. Per gli europeisti più convinti e acritici gli ricorderei il loro refrain: "ce lo chiede l'Europa".

Chiudo con la mia proposta: votare con la legge suggerita dalla Corte Costituzionale e poi il nuovo Parlamento sarà pienamente titolato a modificare la legge elettorale.

Added by Luis Alberto Orellana on 24 Jan 2014 at 09:54 PM | Comments (2)
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Ho letto attentamente, e non solo questa volta, quello che dice Senatore, e piu leggo e piu vedo che il suo pensiero, le sue idee sono I DEN TI CHE a quelle di Grillo e dei suoi colleghi 5 stelle a roma. Allora mi chiedo...non capisco.. mi aiuti a capire davvero.. come è possibile che ogni volta si aprli di Orellana come quello che è contro la linea di maggioranza del m5s, Orellana il dissidente, Orellana l'anti grillo......

le cose sono due:

-o lo fa apposta per distinguersi e crearsi visibilità, e quindi magari davanti alle tv e ai giornali dice"questa è la strada sbagliata", ma dentro di lei pensa "queste sono le cose giuste che dobbiamo portare avanti cosi"
- oppure sono i giornali che ci marciano e ogni volta la dipingono come non è.

Davvero mi faccia capire, perchè leggendo i suoi contenuti(che avrei rispettato anche se fossero stati diversi e all'opposto dei miei) io davvero strabuzzo gli occhi e non capisco cos'è che non vada per lei nella linea della maggioranza 5 stelle.

Grazie
In un’Italia così divisa tra mille questioni ed interessi di parte, penso sia veramente arduo cercare di risolvere in breve tempo un problema che invece dovrebbe essere affrontato con una giusta dose di buon senso e riflessione collettiva. Già il fatto stesso che ci siano DUE personaggi che fanno accordi al di fuori delle istituzioni, non ricoprendo legittimamente ruoli istituzionali, dovrebbe farci riflettere sul livello di degrado civile e morale in cui tutti noi ci troviamo immersi. Parlare di nuove regole del gioco dopo decenni di “furberie” a scapito di milioni di italiani penso sia una cosa giusta e da farsi comunque quanto prima.

Proprio perché siamo un popolo “diviso” abbiamo bisogno di creare una stabilità che si realizzi attraverso il maggiore consenso possibile. La Corte Costituzionale ha ribadito due concetti fondamentali: l’assurdità del premio di maggioranza e l'assenza della possibilità per il cittadino di esprimere preferenze. Queste due cose favoriscono indubbiamente un sistema di tipo bipolare (quello che noi chiamiamo volgarmente: destra e sinistra) non lasciando così spazio ad altre formazioni politiche. Se ci pensiamo bene, è un modello di governo che certamente non può avvicinarsi a rappresentare compiutamente i cittadini. Se andiamo a votare ora con più o meno le stesse regole, non cambiamo di tanto la situazione.

La stabilità di governo è importante per molteplici fattori che si riflettono nella vita di tutti i giorni sulla nostra pelle, sotto il profilo organizzativo ed economico. Avere una maggioranza eletta che porti avanti un programma preferito dalla maggior parte degli italiani significa guidare la nostra società sul giusto piano di un’evoluzione strutturale in tutte le direzioni.

Non possiamo comunque parlare di una nuova Legge elettorale più equa se essa non venisse accompagnata anche da una riforma della nostra Costituzione sul tema di avere uno snellimento dell’iter parlamentare delle Leggi, quindi una riduzione sul numero dei parlamentari e un’unica camera dei rappresentanti. Tutto questo, accompagnato dalle nuove tecnologie che consentirebbero a tutti noi di partecipare a scelte condivise su questioni di vitale importanza per il futuro di tutti.

Luis, potresti dare risalto a questa tua proposta nel nostro Gruppo M5S su AIRESIS e sentire così più pareri diversi degli iscritti arrivando così ad una conclusione finale condivisa.
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