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Interrogazione parlamentare per chiedere trasparenza sulla vicenda dei nostri due marò

ORELLANADE PIETROCOTTIGIARRUSSOMONTEVECCHIDONNOMUSSINI - Al Ministro degli affari esteri - Premesso che:

il 15 febbraio 2012 la petroliera italiana Enrica Lexie viaggiava al largo della costa del Kerala, a bordo si trovavano anche sei fucilieri del Reggimento San Marco incaricati di proteggere la nave da potenziali attacchi di pirati;

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone erano sul mercantile italiano Enrica Lexie, con il compito di proteggere beni ed equipaggio dall'assalto di pirati in quanto membri di un Nucleo militare di protezione della Marina militare costituito ai sensi della legge 2 agosto 2011, n. 130;

la menzionata legge fa riferimento alle Risoluzioni 1970 (2011) e 1973 (2011) adottate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite;

i due fucilieri esercitavano quindi una pubblica funzione;

nel tardo pomeriggio del 15 febbraio 2012, ora locale, l'equipaggio ha creduto di essere sotto attacco, i marò hanno pertanto aperto il fuoco contro il peschereccio indiano St. Antony e nello scontro sono rimaste uccise due persone, Ajesh Pinky e Selestian Valentine, di nazionalità indiana;

premesso altresì che:

i due fucilieri di marina Latorre e Girone sono ormai da due anni privati della libertà personale pur non essendo ancora stato formulato un capo di imputazione certo;

il 14 gennaio 2014 l'Italia decide di ricorrere alla Corte suprema indiana per denunciare i gravi ritardi nell'inchiesta e per contestare l'applicabilità del SUA Act che, essendo uno strumento normativo di repressione del terrorismo internazionale, è per ciò stesso totalmente inapplicabile al personale militare italiano imbarcato in funzioni di lotta alla pirateria;

il 10 febbraio 2014 l'accusa di terrorismo viene formalizzata da parte della Procura generale dell'India, mantenendo l'applicazione della legge per la repressione della pirateria (Sua Act del 2002);

viene tuttavia revocata l'indicazione precedentemente fornita di utilizzo dell'art. 3 comma 'g-1' del secondo capitolo sui reati, a favore del meno categorico art.3 comma 'a';

l'accusa di terrorismo resta pertanto in piedi, è solo depotenziata al fine di scongiurare la pena di morte;

la conferma dell'applicazione della legge anti-terrorismo, oltre a rappresentare un ossimoro giuridico, è un fatto di estrema gravità e, a livello internazionale, assume un significato politico di estrema rilevanza;

la gravità di tale decisione è stata rimarcata anche dall'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Catherine Ashton, che già l'11 febbraio 2014 dichiarava: "Che la legislazione usata riguardi il terrorismo ha enormi implicazioni per l'Italia, ma anche per tutti i paesi impiegati nelle attività antipirateria", ribadendo al Ministro degli affari esteri italiano il sostegno di tutta l'Unione europea. All'India ha inoltre fatto sapere di unirsi all'Italia nel considerare "inaccettabile" la richiesta di giudicare i due militari per terrorismo, sostenendo che: "Se la Corte suprema confermerà il ricorso a quella legge, ci saranno gravi implicazioni per tutte le operazioni antiterrorismo dove noi collaboriamo come Unione europea o come paesi individuali";

considerato che:

il Governo ha messo in atto tutte le possibili iniziative giudiziarie sia sul piano internazionale che su quello locale;

in particolare il 13 gennaio 2014 è stata presentata una petizione alla Corte Suprema indiana;

pur essendo altissima l'attenzione e la preoccupazione dell'opinione pubblica nazionale su questa vicenda, ad essa non corrisponde un'adeguata e puntuale informazione relativamente agli atti formali che l'Italia ha adottato in difesa dei nostri due fucilieri,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno rendere pubblici i testi della petizione depositata il 13 gennaio 2014 presso la Corte Suprema indiana e di altri atti concernenti il processo ai due fucilieri di marina, realizzando così un'opera di piena trasparenza, senza per questo ledere in alcun modo le prerogative della difesa dei nostri due fucilieri di marina.

(4-01714)

Added by Luis Alberto Orellana on 20 Feb 2014 at 07:06 PM | Comments (0)
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