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Sull'ennesimo rinvio della chiusura degli OPG: mio intervento in aula

Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 236 del 23/04/2014

 

ORELLANA (Misto). Signora Presidente, siamo qui per esaminare un decreto-legge che si occupa dell'ennesimo rinvio della tanto attesa chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. L'anno scorso, di questi tempi, eravamo in una situazione simile e ricordo che nel maggio scorso si è arrivati all'approvazione in via definitiva del decreto-legge di rinvio di un ulteriore anno della chiusura degli OPG.

Occorre quindi domandarsi quali siano state le azioni intraprese dalle Regioni, dal Governo e dal Parlamento, per quanto di propria competenza, per evitare che si arrivasse alla situazione odierna, ovvero all'ennesimo rinvio - ripeto - della chiusura degli OPG. È necessario farlo, è indispensabile, per evitare di ricadere negli errori commessi.

Occorre dire che nel corso di quest'anno le istituzioni da me citate hanno mantenuto una certa continuità, tranne qualche eccezione regionale come la Basilicata e il Trentino-Alto Adige, Südtirol: gli assessori regionali sono gli stessi, il Ministro della salute è lo stesso - il ministro Lorenzin, che, pur cambiando Governo, è rimasto allo stesso Ministero - e anche il Parlamento è lo stesso, così come i membri delle Commissioni. Dov'è che si è sbagliato? Chi ha sbagliato? Probabilmente tutti.

Dal testo del decreto in esame si può dedurre che le maggiori responsabilità ricadono sulle Regioni, che ora avranno tempi più stretti per adempiere ai loro obblighi, pena il commissariamento. Ma siamo sicuri che il Governo non avrebbe potuto fare di più? Aver previsto nel decreto-legge dell'anno scorso una mera ricognizione della situazione, con l'obbligo di presentare una relazione al Parlamento entro il 30 novembre ultimo scorso (data peraltro non rispettata) è stato poco, troppo poco. Ricordiamo che questi ritardi vengono pagati con grandi sofferenze dai tanti pazienti ancora ricoverati, oltre che da tutti i contribuenti per i maggiori oneri che ne conseguiranno. In questo caso il tempo non è solo denaro, ma anche sofferenza e dolore.

Vediamo ora quali sono le novità del provvedimento: tra sei mesi scatterebbe l'eventuale commissariamento per le Regioni inadempienti; inoltre, è stabilito il dovere per il giudice, anche di sorveglianza, di verificare se invece del ricovero in un OPG può essere adottata nei confronti dell'infermo di mente una diversa misura di sicurezza.

Mi auguro poi che questo termine di sei mesi per adempiere agli obblighi di legge da parte delle Regioni (che però, ricordiamo, hanno avuto anni per rispettarli, visto che i primi interventi legislativi risalgono al 2008) venga ridotto a tre mesi, come prevedono alcuni emendamenti oggi al nostro esame.

Detto questo, mi domando perché il Governo abbia bisogno di questo ulteriore strumento di commissariamento se ne è già in possesso, in quanto è applicabile l'articolo 120 della Costituzione, che gli garantisce un potere sostitutivo in caso di inadempienza delle Regioni e di qualsiasi altro ente locale. Ripeto, questo lo afferma la Costituzione all'articolo 120. Inoltre, il Governo ha anche uno strumento legislativo, cioè l'articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131, che specificatamente prevede i casi in cui è possibile intervenire in sostituzione dell'ente inadempiente.

Nella relazione presentata al Parlamento a dicembre scorso (quindi non entro il 30 novembre, cioè in ritardo) si legge che la Regione Lombardia (prendo questo caso perché è la Regione in cui sono stato eletto e dove abito) prevede tra i 20 e i 32 mesi per l'approntamento di tre nuove strutture a Brescia, Milano e Como, per 120 posti letto, e l'adeguamento dell'attuale OPG di Castiglione delle Stiviere.

Questa deliberazione della Giunta è del 14 maggio 2013 e prevede una spesa di oltre 33 milioni di euro; per completezza di informazione, la successiva deliberazione di ottobre estendeva anche a un eventuale appoggio per le necessità della Valle d'Aosta gli obiettivi della Regione Lombardia. Pertanto, è chiaramente già evidente che la Regione Lombardia è in colpevole ritardo se calcoliamo anche solo 20 mesi a partire da maggio 2013; pertanto, tra sei mesi (o, come mi auguro io, tra tre mesi) la verifica governativa sarà quindi negativa. Invito quindi il Governo a commissariare da subito la Regione Lombardia (lo dico come esempio), se siamo già certi che non riuscirà a rispettare i tempi previsti. Rischiamo cioè di ritrovarci l'anno prossimo di questi tempi a discutere l'ennesimo decreto di proroga della chiusura degli OPG. Valutiamo bene di chi sono le responsabilità e cerchiamo di evitare di ripetere gli errori del passato. (Applausi delle senatrici Bottici e Gatti).

Added by Luis Alberto Orellana on 24 Apr 2014 at 08:34 AM | Comments (0)
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