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Tassi in Russia ai minimi dall'Urss e petrolio in ascesa, che assist per l'obbligazionario

Settimana scorsa, la Bank Rossii - ovvero la banca centrale della Russia - ha deciso di tagliare ancora una volta il costo del denaro. L'ultima sforbiciata ha portato i tassi in Russia ai livelli più bassi dalla caduta dell'Unione Sovietica. Questo fattore, unitamente ala ripresa delle quotazioni del petrolio, ha disegnato un quadro molto favorevole per i titoli di stato russi.

Russia, politica monetaria e tassi

tassi RussiaL'ultimo intervento della Banca di Russia è stato massiccio. Il taglio dei tassi èstato infatti di 100 punti base, che ha spinto il costo del denaro al 4,50%. Si tratta del livello più basso da quando si è disgregata l’Unione Sovietica. Peraltro, stando alle dichiarazioni del governatore Elvira Nabiullina, il percorso accomodante dalla Bank Rossii potrebbe non essere ancora finito, dal momento che la disinflazione dovrebbe essere superiore alle previsioni, tale da spingere il tasso d’inflazione in Russia sotto il target del 4%.

Assist per il mercato obbligazionario

L'andamento congiunto della inflazione e del costo del denaro, ha portato lo spread con i tassi d’interesse a 150 punti base. Cosa che non si vede neppure tra le altre economie emergenti. Un assist importante per il mercato obbligazionario domestico, vera musica per gli investitori. I rendimenti sovrani a 10 anni sono scesi quest’anno dal 6,23% al 5,51%, quelli a 2% dal 5,64% al 4,50%. Nel frattempo invece il rapporto di cambio del Rublo si è indebolito contro il dollaro USD, ma molto meno rispetto alle crisi del 2008 e quella del 2016. Basta prendere i dati della migliore piattaforma per trading online gratis. Nel primo caso scivolò del 35% contro il dollaro, nel secondo era crollato fino al 60%. Stavolta invece sè limitato a un molto più morbido 11% e, cosa ancora più significativa, rispetto ai minimi toccati a marzo, il rublo ha già recuperato il 14%.

Petrolio e Rublo

Le buone notizie arrivano soprattutto dal petrolio. Dopo il crollo di aprile, il Brent si è riportato sopra i 40 dollari al barile. Notizia importante per la Russia, seconda potenza produttrice del mondo. Questo dovrebbe spingere al recupero il rublo contro il dollaro, aumentando così il valore degli assets in rubli e riducendo i rischi sovrani anche per quelli in dollari. Ne sono conviti anche molti analisti, che inviano segnali per opzioni binarie gratis affidabili sulla crescita della valuta russa. Inoltre gli stimoli fiscali di Mosca sono finora rimasti entro certi limiti contenuti, pari al 2% del pil. Negli USA sono arrivati a sfiorare il 15%. Ciò vuol dire che Mosca ha il modo per far decelerare l’inflazione nei prossimi mesi, e questo spingerebbe la Banca di Russia a tagliare ancora i tassi, alimentando gli acquisti di bond domestici.

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