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Investitori con i fari puntati sugli ultimi meeting di politica monetaria del 2022

La prima settimana piena del mese di dicembre sui mercati finanziari vedrà gli investitori orientati ancora sulle mosse delle banche centrali.
In attesa del meeting della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea, entrambi in calendario settimana prossima, i prossimi giorni saranno quelle delle ultime decisioni del 2022 da parte di altri istituti.

I fattori di interesse per gli investitori

investitoriSul finire della scorsa settimana, i dati sul lavoro statunitense più alti delle attese (263 mila occupati) hanno riacceso la convinzione che la Federal Reserve comincerà a frenare la sua aggressività. Un'attesa che era stata consolidata anche dalle parole di Jerome Powell.

Come riflesso, il dollaro ha perso slancio contro le principali valute mentre I rendimenti dei Treasury sono calati. L'indice del dollaro è sceso verso 104, scivolando per la quarta sessione consecutiva. Comincia peraltro a intravedersi una broadening formation (megafono) trading.

Meeting

Come detto, nei prossimi giorni ci saranno diversi appuntamenti con le banche centrali. La prima in ordine di tempo sarà la Reserve Bank of Australia che si riunisce nella giornata di martedì. Mercoledì invece sarà la volta della Bank of Canada ed in serata anche della Banca centrale del Brasile.

Dati macro

Per gli investitori - anche quelli che utilizzano broker opzioni binarie Italia - ci sono anche importanti dati macro in arrivo nei prossimi giorni. spiccano gli indici PMI europei legati ai servizi, la terza stima sul PIL dell’Eurozona e il tasso di inflazione in Cina, da dove giungeranno anche gli ultimi report riguardo all'Indice Caixin e alla bilancia commerciale.
Dagli Stati Uniti invece sono attesi gli S&P Global Services PMI, gli Indice ISM Non-Manifatturiero, la Bilancia commerciale, le richieste iniziali di disoccupazione, i PPI e la stima preliminare indice Michigan.   

Il petrolio

Attenzione inoltre ai riflessi che avrà la decisione dell'Opec+ di non modificare il proprio programma e confermare il taglio di 2 milioni di barili fino alla fine dell'anno. Questa settimana inoltre comincia ufficialmente l'embargo dei paesi UE sul petrolio Russo trasportato via mare.

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