Abolizione degli esami delle urine antidroga per i cannabinoidi nei luoghi di lavoro
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×Esiste una legge, varata dall'ex Ministro della Sanità Livia Turco, del 30.10.2007, che ha definito le mansioni “a rischio”: tassisti, autisti, addetti al movimento terra e merci e al trasporto in generale (patenti C, D, E) controllori di volo, ed altri. Per tali mansioni e' obbligatoria la sorveglianza sanitaria ai sensi del D.Lgs. 626/94, l’ex “legge quadro“ in materia di salute e sicurezza, ora abrogata dal D.Lgs. 81/08, il quale ha altresì precisato che il medico competente, in occasione delle visite preventive, periodiche, straordinarie e di cambio mansione, deve verificare “l’assenza di condizioni...di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti”. In tali visite periodiche, viene disposto un esame delle orine per verificare appunto la presenza di sostanze psico-attive, tra cui i cannabinoidi.
Queste sostanze, a differenza dalle anfetamine, morfina e cocaina, che spariscono dalle urine in due o tre giorni, restano a lungo (anche 2 mesi), pur essendo il soggetto completamente pulito ma purtroppo passiblie di sanzioni disciplinari fino ad arrivare al licenziamento ed al ritiro della patente.
Ne consegue che, il lavoratore che intende farsi uno spinello, magari il sabato sera, in libertà a casa propria, se dovesse essere sottoposto ad analisi anche una settimana dopo, risulterebbe sempre positivo e quindi sanzionabile.
Trovo tutto ciò discriminante e penso che sia anche una violazione della libertà personale di ogni individuo.
Che non si debba fare uso di alcuna sostanza psicoattiva, dall'alcool alle droghe lo trovo corretto, ma si dovrebbero effettuare controlli durante il lavoro verificando la flagranza dell'uso di tali sostanze.
Solution 1:
Chiedere una interrogazione per far valutare la costituzionalità di questa legge dalla Corte Costituzionale.
Nel frattempo, la proposta è quella di effettuare controlli anche a sorpresa e durante l'orario di lavoro, ma di escludere da tali controlli il test antidroga dei cannabinoidi, perchè inoltre essendo presenti nelle orine, risultano essere in espulsione e quindi non più attivi. Proporrei il test della saliva, che potrebbe dare risultati meno precisi, ma evidenzierebbero senz'altro tempi più brevi dall'ultima assunzione e quindi si scoprirebbe l'uso durante il lavoro, che dovrebbe essere il vero scopo del controllo.
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