Proposta per l'adozione dello SCEC comunale
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×PROPOSTA DI MOZIONE PER LA PROMOZIONE DELLO SCEC NEL COMUNE DI___________
ART. E SS., REG. CONS. COMUNALE
I sottoscritti consiglieri comunali,
Premesso che
che il caro prezzi, prepotentemente intervenuto in seguito all’introduzione della nuova moneta
europea, e la disoccupazione crescente hanno determinato una forte riduzione delle capacità reali di acquisto dei cittadini salariati italiani e pistoiesi;
- che in questi anni si è assistito ad un progressivo depauperamento di una fascia sempre più
amplia della popolazione e delle famiglie un tempo appartenenti alla cosiddetta classe media;
- che un numero significativo di famiglie e di anziani, residenti nella città di Pistoia, sempre più
spesso lamentano difficoltà ad arrivare alla fine del mese;
- che lo status di benessere psicofisico e clima di serenità è fortemente condizionato/determinato anche dalla tranquillità economica degli individui e delle famiglie;
- che la globalizzazione ha provocato ed è causa, oltre che di nuove opportunità per le
imprese, di un pesante depauperamento sociale, delle economie locali e della piccola
distribuzione (per es. continuo è lo stillicidio rappresentato dalla cessazione di moltissimi
esercizi commerciali in centro storico della città di Pistoia);
- che anche nella nostra dimensione locale il denaro/la ricchezza prelevato/lavorato dalle
sempre più numerose banche nazionali/internazionali e le grandi catene commerciali è
reinvestito a chilometri di distanza con grave nocumento per l’economia locale;
- che in paesi europei (per es. in Germania quasi tutti i Land ne sono dotati) ed Italia sono state
avviate positive esperienze ove attività pubbliche, esercizi privati e cittadini hanno dato vita a
convenzioni creando circuiti locali virtuosi ove lo sconto riconosciuto dalle realtà commerciali
ai clienti convenzionati (sconto compreso dal 20 al 30% non oltre) è tramutato in SCEC,
“banconote locali” stampate e messe in circolazione, poi utilizzate quale valido titolo di
pagamento alternativo accettato dagli esercizi aderenti al circuito medesimo: i Buoni Locali di Solidarietà, come una sorta di moneta complementare del taglio massimo di 1 (uno) euro, a loro
volta sono spendibili in altri negozi convenzionati con il risultato, a sistema/circuito
sufficientemente sviluppato, di giungere fino alla possibilità di comperare/vendere un bene od
un servizio senza spendere denaro contante;
- che l’attivazione di un sistema il quale, in un mondo ove i mercati territoriali risultano essere
stressati dagli effetti incontrollati della globalizzazione spinta, consente che la parte corrente
della ricchezza prodotta da un territorio (es. della città di Pistoia ovvero della provincia),
rimanga e sia reinvestita nel medesimo mercato, rappresenta un evidente beneficio per tutti
gli attori di quel luogo, siano esse le imprese ovvero i singoli consumatori;
-
che numerosi vescovi e numerosi parroci sono oggi impegnati fattivamente nella costruzione di progetti similari in altre aree del Paese;
tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti consiglieri propongono l’approvazione della seguente Mozione:
“impegnare il Sindaco e la giunta comunale a dare seguito alle citate iniziative e proposte, stimolando, attraverso il coinvolgimento di enti ed istituzioni pubbliche, delle associazioni dei cittadini e dei consumatori, dei sindacati d’impresa, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e pensionati, delle attività professionali o di servizio, la CCIAA, le organizzazioni delle Cooperative e il sistema creditizio locale, i negozianti, cittadini e la popolazione della città per la
creazione di un circuito commerciale locale che produca i seguenti effetti positivi:
- il permanere della ricchezza nel territorio a beneficio dei consumatori e delle imprese locali;
- l’incremento, a parità delle disponibilità economiche in essere, delle capacità reali di acquisto
dei cittadini e delle famiglie;
- benefici economici significativi per le imprese commerciali locali aderenti al circuito
determinato dalla elevazione e consolidamento dei ricavi generati da una clientela fidelizzata;
- il consolidamento del tessuto commerciale del centro storico della città e salvaguardia dei
piccoli e medi esercizi locali esistenti;
- il mantenimento in vita di negozi ed uffici locati nel centro storico cittadino preservando la
qualità della vita sociale offerta nell’ambito della città storica e consolidata e conseguente
difesa del valore del patrimonio abitativo cittadino.
Esistono esperienze a cui ispirarsi per raggiungere l'obiettivo? Tra le possibili soluzioni/iniziative già messe in atto, quali hanno raggiunto migliori risultati e quali peggiori? Perché?
Chi riceverà dei vantaggi e degli svantaggi dal raggiungimento dell'obbiettivo e dalle soluzioni proposte? Tali soggetti sono stati coinvolti nella discussione di questa proposta? In che modo?
Solution 1:
Descrivere la soluzione che, concretamente, si propone di adottare per raggiungere l'obiettivo.
Quando dovrà essere attuata questa soluzione? Individuare le eventuali fasi di attuazione.
Chi dovrà attuare o far attuare la soluzione? Come saranno monitorati e verificati, in caso di attuazione, gli esiti della soluzione?
Sono necessari fondi, volontari, strumenti, competenze specifiche per realizzare questa soluzione? Elencarli e quantificarli. Come saranno reperite tali risorse?
Questa soluzione soddisfa i requisiti etici del gruppo o della comunità a cui si rivolge? Qual'è il suo impatto sociale ed ambientale?
Elencare e riassumere i principali vantaggi e i punti di forza di questa soluzione. Indicare chi sono i soggetti interessati dai vantaggi.
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