Ex-Circoscrizione 3: LA GRANDE CASA – spazio aperto con i giovani
Utilizzare la ex Circoscrizione 3 come Centro Diurno che possa diventare un punto di riferimento per i giovani e per le giovani famiglie dove poter attivare con maggior frequenza e regolarità i vari percorsi, realizzando attività socio- educative, formative, culturali, ludiche, supportate da figure quali educatori, psicologi, tutor.
Inserire i nomi e i recapiti (email, telefono) del/dei cittadini che vogliono (sono disponibili) diventare portavoce (verso la cittadinanza e verso l'Amministrazione Comunale). Dovranno per quanto possibile:
1) presentare la proposta all'Amministrazione
2) cercare sostenitori e promuovere il consenso e la partecipazione allo sviluppo del progetto
3) sviluppare e chiarire la parti carenti
Inserire i nomi e i recapiti dei cittadini e dei gruppi (associazioni, comitati, gruppi informali) che sostengono la proposta e sono disponibili a collaborare al suo sviluppo e alla sua attuazione, anche eventualmente mettendo a disposizione tempo e risorse materiali e immateriali per il progetto.
L’idea progettuale nasce a seguito dell’esperienza maturata dall’Associazione “Il Sestante” attraverso la gestione di otto anni del Convitto per studenti dell’ITN Cappellini e dalla gestione dei progetti “Ve.La” – Verso L’autonomia -“Essere genitori a Livorno” e “N.O.W” realizzati negli ultimi due anni sempre dall’Associazione Il Sestante in collaborazione con l’Associazione Morphè e Ce.i.s Livorno sul territorio livornese. All’interno di questi progetti, entrambi rivolti ai giovani e ai giovanissimi, si è sperimentata la figura del Tutor familiare e del Tutor sociale, utilizzata in numerosi contesti della sfera sociale ma del tutto nuova per la città di Livorno.
Il tutor sociale è una figura che si colloca tra i Servizi presenti sul territorio e il privato sociale ed è coinvolto all’interno di un progetto di rete che ha l’obiettivo di promuovere l’autonomia della persona accompagnandola in questo difficile percorso; il tutor aiuta l’altro ad occuparsi di se stesso sostenendolo nelle difficoltà pratiche, logistiche e di relazione; aiuta le persone a riconoscere e attivare le proprie risorse, con modalità diverse a seconda della situazione.
Grazie ai progetti già esistenti, e non solo, l’Associazione Il Sestante ha visto crescere e consolidarsi il rapporto con i servizi presenti sul territorio, come ad esempio il Servizio Sociale USL6 Livorno che collabora attivamente alla segnalazione dei ragazzi da inserire nei progetti “Ve.La”, “Essere genitori a Livorno” e “N.O. W.”.
Il progetto di un Centro Diurno trae origine proprio dalla ricchezza di queste esperienze e dalla necessità di far confluire le varie attività in un luogo che possa diventare un punto di riferimento per i giovani e per le giovani famiglie dove poter attivare con maggior frequenza e regolarità i vari percorsi, realizzando attività socio- educative, formative, culturali, ludiche, supportate da figure quali educatori, psicologi, tutor.
Le soluzioni proposte devono essere quantificate nei costi e verificate nella loro fattibilità tecnica, economica, giuridica, amministrativa. Invitiamo tutti i cittadini a inserire idee e contributi su questi aspetti.
Una volta quantificati i costi, è necessario individuare le risorse potenzialmente attivabili per finanziare e rendere fattibile la/le soluzioni. Le indicazioni devono essere il più possibile specifiche. Esempio:
- bandi regionali/nazionali/comunitari che possono offrire opportunità di finanziamento (quali programmi? quali linee? quali bandi? quando escono);
- fondi comunali (da quali capitoli di budget? da quali risparmi o nuove entrate?)
- sponsorizzazioni private;
- contributi dei cittadini;
- crowdsourcing;
- etc.
- I GIOVANI
- Le Associazioni coinvolte nei progetti sviluppati negli anni a partire dall’Associazione Il Sestante,
- Gli Enti Pubblici coinvolti (Regione Toscana, Asl di Livorno, Comuni di: Livorno, Collesalvetti, Isola d’Elba, Capraia)
- CNCA Nazionale e Regionale. Per conto della Federazione Regionale L’Associazione partecipa al tavolo delle istanze giovanili della Regione Toscana oltre che a rappresentarla nel gruppo ad hoc Nazionale CNCA sulle Politiche giovanili
Solution 1: Obiettivi e azioni
Scopo del progetto è quello di integrare le politiche di formazione e del lavoro con le politiche sociali sostenendo l’inserimento dei soggetti all’interno di una rete che possa combattere l’esclusione sociale ed agevolare l’accesso alla formazione ed al mondo lavorativo dei soggetti a rischio marginalità. Le varie fasi del progetto sono state quelle della mappatura del territorio, l’intercettazione e la successiva presa in carico dei ragazzi da parte del Tutor; la creazione di un ponte con il Centro per l’Impiego e la riattivazione dei soggetti attraverso una serie di corsi che noi stessi abbiamo attivato e che hanno avuto una risposta positiva (orientamento lavorativo, alfabetizzazione informatica, volontariato con animali, rudimenti dj e mix art, riuso e riciclo creativo).
Gli obiettivi previsti sono:
- Creare un luogo che possa diventare un punto di riferimento per l’aggregazione e lo scambio;
- Creare un supporto individualizzato e adatto alle singole situazioni attraverso l’attivazione di una figura di riferimento con cui instaurare una relazione di fiducia;
- Creare percorsi volti alla consapevolezza delle proprie capacità, potenzialità, attitudini;
- Sostenere ed incrementare la rete con le istituzioni ed i servizi locali per favorire la fiducia nelle istituzioni e combattere l’isolamento;
- Valorizzare le risorse individuali dei soggetti partecipanti;
- Indagare e promuovere la relazione con gli altri (tra coetanei, con i figli, il partner ecc.)
- Fornire strumenti di conoscenza educativi, culturali, formativi per sviluppare la propria autonomia;
Le azioni concrete che prevede il progetto sono:
- Laboratori di sostegno alla neo-genitorialità attraverso l’ascolto delle problematiche e la creazione di uno spazio dove i giovani genitori possano mettersi in gioco e sperimentarsi nel nuovo ruolo;
- Punto d’ascolto dei bisogni e delle esigenze dei vari soggetti che porti allo sviluppo di un progetto individuale;
- Laboratori in cui sviluppare attitudini e passioni individuali;
- Percorsi di prevenzione del disagio giovanile e di tutela della crescita in cui siano favorite l’espressività e la comunicazione di emozioni attraverso vari linguaggi, soprattutto di tipo artistico;
- Orientamento formativo e lavorativo;
- Sostegno scolastico finalizzato alla conclusione degli studi.
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