RIVITALIZZAZIONE AMBIENTALE
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×RIVITALIZZAZIONE AMBIENTALE
Abbiamo perso il senso di appartenenza ad una comunità: non si va più sottocasa a fare la spesa, ma si va nei supermercati. Si è diffuso un senso di abbandono e di spreco del territorio. A Vittorio vi sono sia aree vuote che in via di dismissione su cui bisogna andare ad agire (sia pubbliche che private) che in base al nostro principio di sviluppo sostenibile vanno recuperate e riqualificate senza ulteriori cubature di cementificazione, visto che gli edifici sfitti sia civili che industriali sono ben oltre i limiti fisiologici per cui andrebbe fatto un CENSIMENTO. In 40 anni la superficie agricola del comune si è ridotta di un terzo per cui bisogna salvare “con i denti” ciò che è rimasto (significa produzione agricola, meno co2, spazi liberi, paesaggio, ecc.). Bisogna andare ad un rapporto diverso con l’imprenditoria agricola che è sempre stata trascurata.
E’ fondamentale preservare gli ambienti naturali, agricoli e storici visto che la città va valorizzata sinergicamente sotto tre aspetti fondamentali:
l’aspetto storico;
l’aspetto enogastronomico;
l’aspetto socio-culturale.
Vanno quindi preservati, consolidati e valorizzati tutti i siti storico-archeologici dalle mura ai castelli, dai palazzi ai borghi.
Troppi terreni agricoli sono stati sottratti negli ultimi anni per cementificare il territorio non sempre utilmente o per esigenze effettive per cui è fondamentale preservarli e incentivare i giovani che vogliono dedicarsi all’agricoltura in particolare biologica e le vendite a km. Zero.
Vanno valorizzate le manifestazioni e iniziative culturali che attraggono visitatori da fuori città così da provocare una ricaduta positiva sull’economia locale (vedi rivitalizzazione culturale).
Va poi rafforzato il progetto AMBIENTE IN PROGRESS per salvaguardare la qualità dell’aria e il territorio, diffondendo, in collaborazione tra istituzioni, scuole, associazioni, tecnici e cittadini, l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili, l’impiego di fonti rinnovabili e sostenibili e di tecniche di produzione non inquinanti per tutelare l’ambiente e in definitiva la salute umana.
Data la fragilità del territorio, va tutelato l’equilibrio idrogeologico collinare e montano.
Esistono esperienze a cui ispirarsi per raggiungere l'obiettivo? Tra le possibili soluzioni/iniziative già messe in atto, quali hanno raggiunto migliori risultati e quali peggiori? Perché?
Chi riceverà dei vantaggi e degli svantaggi dal raggiungimento dell'obbiettivo e dalle soluzioni proposte? Tali soggetti sono stati coinvolti nella discussione di questa proposta? In che modo?
Solution 1:
Descrivere la soluzione che, concretamente, si propone di adottare per raggiungere l'obiettivo.
Quando dovrà essere attuata questa soluzione? Individuare le eventuali fasi di attuazione.
Chi dovrà attuare o far attuare la soluzione? Come saranno monitorati e verificati, in caso di attuazione, gli esiti della soluzione?
Sono necessari fondi, volontari, strumenti, competenze specifiche per realizzare questa soluzione? Elencarli e quantificarli. Come saranno reperite tali risorse?
Questa soluzione soddisfa i requisiti etici del gruppo o della comunità a cui si rivolge? Qual'è il suo impatto sociale ed ambientale?
Elencare e riassumere i principali vantaggi e i punti di forza di questa soluzione. Indicare chi sono i soggetti interessati dai vantaggi.
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