Start a new group Find groups

LOGIN

×

Contributi alla proposta Ripresa della SOVRANITA’ MONETARIA e AZZERAMENTO del DEBITO PUBBLICO

Uno dei problemi del debito pubblico è che è nelle mani di pochi. Tutti lo paghiamo e alcuni (pochi) incassano gli interessi. Ogni Italiano abbia il diritto di acquistare la propria quota individuale di debito pubblico. Chi non ha disponibilità può trovare finanziatori.
Questo non risolverebbe il problema ma lo renderebbe più equo e gestibile
Il debito pubblico è già finanziato con l'emissione di titoli obbligazionari, acquisiti per la maggior parte dalle nostre banche. Gli interessi vengono incassati dalla BCE che ci consente di produrre liquidità. All'Italia va poi circa il 10% di questi interessi. In 20 anni abbiamo pagato tanti interessi quanto è ora il totale del debito: 2.000 MILIARDI di euro! Un'assurdita' dettata dalla malagestione e irresponsabilita' degli italiani che non vogliono cambiare un sistema di vita "allegro" come spesa e privilegi. La peggiore cosa che potevamo fare era cedere la nostra moneta agli altri con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
La strada che si sta percorrendo prevede che nei prossimi anni,si procederà con gli eurobond( o qualcosa di analogo). Gli eurobond permetteranno di avere dei tassi di intersse più bassi e quindi di avere un po di risorse per gli investimenti,ma questo avverrà solo quando saremo arrivati ad un livello di recessione tale da non permettere altre manovre di contenimento, cioè quando non sarà più possibile "estorcere" altro. Il primo passo per evitare questo inesorabile declino e non correre il rischio di un default totale è quello di premere in sede europea (quindi non limitatamente alla sola Italia e alla banca d'Italia)per portare la BCE sotto il controllo "politico"(sovranità monetaria) del parlamento Europeo e quindi promuovere una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica europea sul concetto che: le decisioni di politica monetaria,fondamentali per la qualità della vita nella UE, spettano ai cittadini europei tramite il parlamento e non,come accade adesso, ad un istituto privato con interessi privati.Questa iniziativa presenta meno difficoltà rispetto ad un percorso di ritorno alla lira con sovranità monetaria,poichè il rischio correlato è molto minore, e il risultato sarebbe una Ue molto più forte economicamente,Italia compresa.
A mio umile avviso, dopo anni che studiamo la questione con la nostra associazione, crediamo che si dovrebbe non tornare alla lira, ma affiancare la lira per l'economia di sussistenza alla moneta estera EURO.
dovrebbe esserci una moneta internazionale con il debito e magari anche in mano alle banche, ma una nazionale che ci permette di mantenere un tenore di vita mionimo a tutti.
Se lo stato facesse dagarante per un mercato parallelo per l'economia di base, la filiera corta sarebbe un obbligo, con la mia monetas compro alimentazione italiana, senza dare fastidio alla "giusta" concorrenza per abbattere i costi di tutto il resto...
Cosa ne pensate?
Senza andare a disturbare i grandi della terra che ci annienterebbero, chiamiamola social coin o qualcosa dle genere, nessuno se ne deve accorgere, questo sarebbe il trucco..una vera social card con la quale scambio beni e servizi "in nero", cioè fuori dai circuiti del debito...il basatoo è gia questo ma con il credito diventa moneta parallelo, www.reoose.com vi consiglio se non lo conoscete.
scusate gli errori ma sto andando a mangiare che non ci vedo quasi più... grazie a tutti
Potresti porre una descrizione completa ed esaustiva di quale soluzione proponete con la vostra associazione "da anni" in modo da poterla inserire ?
Le monete parallele servono a "svalutare" settori specifici dell'economia,quindi molto pericolose in mani sbagliate. Proposte di questo tipo erano state fatte per la Grecia.Se la moneta parallela non viene relegata a svalutare settori specifici,ma immessa in circolo insieme all'euro, è vietata dagli accordi UE sottoscritti dall'Italia.
Signori, mi pare che state sognando!!!
Davvero!!!
Sarebbe tutto bello e probabilmente anche fattibile, ma non ce lo faranno mai fare.
L'Eurogendorf è già pronta!
Noi non siamo l'Islanda. Arriveranno alla guerra, ma la guerra sarà interna.
A mio avviso pura utopia.
Le soluzioni si trovano con dati reali alla mano, non c'è scelta per l'ITALIA. Nessuno vuole sacrificarsi ma alla fine ci arriveremo comunque, quindi o non si pagano più gli interessi o gli italiani continueranno a subire cali dei servizi ed aumento dei tributi a go go! Le imprese chiudono e qui c'è poco da aspettare che la nave segua la corrente. L'acqua è già alla gola.
Il debito è una colossale truffa e questo ormai lo abbiamo capito tutti, pensare che mia nonna lo diceva già 30 anni fa!!!
Comunque il tornare alla moneta di stato sarebbe si la soluzione ottimale ma come credo sia giusto fare sempre, bisogna studiare un piano perchè questo passaggio non diventi un nuovo salasso per i cittadini.
Intanto, comune per comune sta nascendo la moneta alternativa, il Napo o lo scec o altre realtà simili che sono già un aiutare le persone e le attività di zona a riprendersi.
La cosa migliore sarebbe stare nell'Euro e rinegoziare tutto ma non è possibile proprio perchè quelli che ce lo prestano sono coloro che comandano i nostri governi e quindi godono del debito per frustrarci e tenerci sotto scacco.
Dobbiamo essere noi nel nostro piccolo a cambiare le cose, partiamo dalle realtà locali, torniamo a scambiarci dei beni senza utilizzare i soldi, se ognuno offre il suo in cambio del servizio altrui si può già demolire il sistema dal basso. Si è difficile e di lunga costituzione ma per esempio se tutti creassimo nelle nostre zone la banca del tempo dove ognuno si offre per ciò che sa fare e ci si scambia quindi il tagliando di un ora che poi può essere utilizzato per un'altro servizio inserito nella banca questo taglierebbe già molti dei passaggi di denaro che ci fanno essere schiavi dello stesso.
Mercatini dell'usato con finalità di scambio di prodotti tra coloro che li offrono, magari anche collegato tra prodotti e servizi, io ti monto la mensola e tu mi dai la bici usata di tuo figlio che non usa più insomma, torniamo ad essere vera comunità e riusciremo a passare sopra a molti dei problemi fittizi che ci circondano.
Non si risolve tutto ovviamente ma è già un bell'andare se lo facessimo tutti e ovunque
La banca del tempo è una bella idea ma bisognerebbe però che tutti fossero obbligati a rispondere una volta chiamati per un servizio altrimenti c'è chi dà e chi non darebbe il suo tempo a disposizione. Il debito va azzerato e bisogna chiamare a rispondere chi sono i veri responsabili di determinati disastri economici come ad esempio il Monte Paschi di Siena. In Italia c'è la cultura che nessuno è mai responsabile e si preferisce far pagare invece tutti, distribuendo i costi ed incrementando il debito pubblico.
Secondo me le soluzioni 1 e 2 possono coesistere, nel senso che una volta sancita la proprietà popolare della moneta si possono restituire i "debiti", che dovranno essere ricalcolati, con la nuova moneta in un tot di anni, in questo modo una volta estinto il debito non ci ritroveremo più con il debito pubblico e finalmente si potrà parlare solo di BIL (Benessere Interno Lordo)
Secondo me estinguere il debito è UTOPICO, una riduzione progressiva si; si tratta di affrontare tutti i provvedimenti necessari per creare i presupposti di diminuzione.
Certamente l'attuale indirizzo politico e amministrativo oggi NON va in questa direzione.
Il tasso di interesse è troppo ALTO, quest'anno pagheremo sui 100 miliardi di euro. E' UTOPICO ridurre il DEBITO se non si azzerano prima gli interessi ! Ne abbiamo pagati 2.000 miliardi di euro in 30 anni, tanti quanti il nostro debito pubblico! Questo PESO ricade su tutti NOI in termini di TASSE e non a caso siamo il paese considerato con il livello più alto di tasse. Così non si va da nessuna parte! Poi, ti sei confermato da solo Elia, non c'è la volontà di cambiare direzione poichè LORO hanno già capito che la situazione non è più gestibile. Il DEFAULT è comunque inevitabile con l'attuale criterio di formazione di ulteriore debito (interessi su interessi). E' solo una questione di tempo.
Illa, se passassimo da subito alla moneta sovrana, avremmo un DEFAULT IMMEDIATO con costi di gran lunga superiori al PIL attuale. Una soluzione impraticabile. Avremmo un'esplosione di debito direttamente proporzionale ai costi immediati per la riconversione delle strutture di supporto tecnico (bancomat, dispositivi di pagamento e stampa della nuova valuta) ed in più un debito più alto da rimborsare. Una riduzione degli asset bancari limiterebbero la capacità di far fronte agli oneri, così da ridurne la liquidità e l'accesso al finanziamento del mercato interbancario (riduzione di prestiti e perdita di valore dei titoli di Stato italiani). Una bancarotta sul debito. No, prima si azzera e poi si ricostruisce con una gestione della spesa pubblica meno "allegra" di quanto sia stata praticata fino ad oggi in Italia.
Ma quale default immediato! Qua il problema e' di metodo e di chiarezza di obiettivi: e' ovvio che non puo' essere una decisione unilaterale istantanea. Prima bisogna denunciare i trattati internazionali che palesemente violano la nostra Costituzione e la cosa si fa con una politica internazionale attiva anche di ricerca di alleati tra i paesi che si trovano in situazioni analoghe alla nostra (e sono molti). Poi se non c'e' la disponibilita' a rivedere i trattati allora si potra' parlare di rescissione degli stessi. Il ritorno ad una moneta sovrana non sara' collegato ad un default ma ad una svalutazione/rivalutazione variabile da paese a paese a seconda dei differenziali di inflazione tra di essi. Ai mercati interessa che ci sia una politica economica e che debiti e contratti vengano onorati, non la valuta in cui cio' avviene, che al piu' potra' apprezzarsi o deprezzarsi. Certo che di tensioni ce ne saranno, ma default e conflitti violenti saranno il risultato della situazione inelastica attuale, non di una che invece e' l'unica chiara via d'uscita dall'impasse. Il blocco attuale e' dovuto essenzialmente alle classi dirigenti che sul sistema attuale prosperano e che temono l'incertezza del cambiamento. Che pero' comincia a travolgere anche loro.
Non sono contrario ad una uscita dall'euro ma credo che una scelta così drastica richieda prima una serie di misure INTERNE.
Noi oggi imputiamo alla BCE le colpe del nostro debito, ma non dobbiamo dimenticare che le responsabilità maggiori sono della NOSTRA classe dirigente (Amministratori e Politici). Ad oggi NON vedo concreti cambiamenti di comportamento da parte di Dirigenza e Politica e quindi una reale "inversione di rotta".
Credo sia fondamentale prima recuperare produttività, occupazione e soprattutto una MORALITA' nella gestione dei BENI PUBBLICI; uscire oggi dall'euro senza un rafforzamento dell'economia interna a mio avviso ci esporrebbe ancora di più agli attacchi speculativi da parte della Finanza Internazionale.
Una volta recuperato occupazione, produttività, con una classe dirigente e politica RESPONSABILE potremo scegliere di riconquistare la nostra sovranità monetaria.
L'esempio dell'Islanda ci diche che è attuabile ma bisogna tenere conto delle DIVERSITA' culturali ed economiche che ci differenziano da questo paese; ad esempio i COSTI ENERGETICI, se non interveniamo su questo fronte con una politica che incentiva le fonti alternative saremo sempre un paese perdente e dipendente.
Oggi paghiamo un COSTO ENERGETICO altissimo, IMPORTIAMO energia e questo è uno dei primi fattori che rende difficoltosa ogni ripresa economica.
E' ovvio che nel periodo di "transizione" quello di 5-6 anni in cui si azzera il capitale come da SOLUZIONE 1 si debbano introdurre delle misure drastiche di contenimento della spesa: limiti alle pensioni a 3.000-5.000 euro lordi mensili per tutti, stipendi bloccati, blocco dei prezzi al consumo, diluizione dei mutui, stop alle spese sociali non sostenibili e stop all'assistenza fuori controllo: cassa integrazione, sanità ed immigrazione, limiti ai consumi energetici. Un periodo indubbiamente di "Stagnazione" seguito poi da una ripresa economica con l'introduzione di una moneta SOVRANA (a debito azzerato) che sia correlata all'effettivo VALORE dei BENI e SERVIZI prodotti nel paese. Un valore appartenente a tutti NOI e circolante solo tra di noi e non passibile di rimesse all'estero che oggi ci costano tra i 3 e 5 miliardi di euro all'anno in termini di valuta "bruciata" (non più circolante in Italia).
Mi pare una proposta plausibile,sensata e valida, ma non mi intendo di macro-economia, per cui mi riservo il giudizio in favore di chi ha più esperienza e competenza di me.
individuare i responsabili dei debiti nazionali e far pagare il debito agli amministratori che lo hanno creato,
consultando i libri contabili delle corti dei conti le varie relazioni e con l'aiuto dell'ufficio dell'entrate, finanza, carabinieri e polizia. Se non basta che vadano a riprendersi i soldi dall'ALITALIA, FIAT e tutte quelle aziende (compresa la SACE!!!) che hanno preso i soldi dallo stato per mai restituirli a spese nostre.

La banca centrale europea BCE deve essere proprietà degli stati uniti di europa che deve produrre moneta per svalutarla quando l'euro è troppo forte rispetto al dollaro. la situazione odierna è questa 1 € = 1.30$ quindi per essere competitivi ed alla pari dei costi del lavoro del mercato USA si doveva produrre il 30% di euro per svalutarlo e parificare il valore, ed attirare gli investimenti in europa.
Si svalutava la lira quando si voleva attirare investitori nelle nostre aziende, vi ricordate?
e non dimentichiamoci della SACE
http://www.r...
Si svalutava la lira quando il nostro paese ERA produttivo, oggi svalutare senza una economia produttiva forte e proiettata verso il futuro ci renderebbe ancora più deboli.
andate a chiedere indietro i soldi alla SACE vedrai come diventiamo produttivi
Bravi Olo ed Elia, AVETE COLTO NEL SEGNO ! Il GRANDE INGANNO è avvenuto per i cittadini italiani che certamente non erano in grado di comprendere il grande gioco delle parti internazionali. Infatti, prima dell'introduzione dell'Euro la soluzione più OVVIA era quella di SVALUTARE la LIRA (e renderci competitivi) ma siccome all'interno dei nostri finanziamenti, c'erano molti investitori stranieri (che ci avrebbero perso ingenti quantità di denaro) si preferì passare l'ITALIA sotto le ali della BCE in modo tale da preservare il loro capitale. Ma quello che è peggio è che si formò una UEM senza un BILANCIO in COMUNE ! Una vera pazzia, da cui certamente gli USA hanno tratto beneficio per le loro esportazioni avendo un tasso di cambio più sfavorevole nei confronti dell'EURO fin dal novembre 2002 (l'Euro, monetariamente. entrò in vigore il 1 gennaio 2002).
La sovranità monetaria è fondamentale per uscire dalla schiavitù del sistema bancario che ha esteso i suoi tentacoli a livello mondiale. L'Islanda se n'è liberata in un modo pulitissimo e a quanto pare stanno benissimo. Potremmo prendere spunto da lì.
Il debito devono pagarlo coloro che ne sono responsabili e coloro che ne hanno tratto profitto. Io non sono preparato in merito, ma i vari finanzieri, supe-manager alla Tronchetti-Provera e criminali bancari come la dirigenza del Monte dei Paschi di Siena nonché i nostri politici dai patrimoni astronomici devono perdere anche le mutande se necessario. Un po' come hanno fatto in Islanda. Hanno processato i veri responsabili e hanno detto ai creditori "questi sono quelli che si sono presi i vostri soldi, non chiedete a NOI di pagare il debito."
Dichiararsi insolventi e assumersi il default tout court mi pare ingiusto nei confronti di tutti noi che siamo stati le vittime delle truffe e delle svendite del nostro patrimonio economico e industriale nazionale.
Si porta sempre ad esempio l'Islanda, questo paese ESPORTA ENERGIA e GUADAGNA su questo, noi IMPORTIAMO ENERGIA e paghiamo un costo ALTISSIMO; credo che solo questo ci rende tanto diversi dall'Islanda.
La tua risposta Otertaleo sarebbe giusta nella misura in cui si individuassero i VERI RESPONSABILI ma purtroppo non è così semplice in quanto TUTTI noi, passivamente, abbiamo accettato questo stato di cose senza curarci degli effetti a posteriori. Ci è stato imposto, è vero, ma abbiamo anche accettato che il DEFICIT pubblico ogni anno fosse libero di sforare nel nome della "pace sociale" e quando si andava a votare, cambiavano i suonatori ma la musica era sempre la stessa. Solo oggi ci si è SVEGLIATI dal LUNGO SONNO grazie ad un uomo: BEPPE GRILLO che ha evidenziato gli anni bui della nostra storia senza scendere a compromessi con nessuno ! Il bilancio di uno Stato è come quello di una famiglia: non ti puoi permettere di SPENDERE più di quello che GUADAGNI ! CHI PAGA ? è la domanda che in primis, tutti, dovrebbero rivolgersi ma gli italiani per troppo tempo sono stati degli IRRESPONSABILI, solo per guardare il proprio interesse senza curarsi di quello che gli succedeva attorno. SIAMO TUTTI INTERDIPENDENTI, NEL BENE e NEL MALE ! Che ci piaccia o meno.
Io proporrei invece del default di pagare il debito "residuo" con la nuova moneta sovrana che si chiami lira o quant'altro, manca poi la legge riguardante la proprietà popolare della moneta.
Io ho inserito questa proposta: http://www.a... tempo fa, magari potrebbe essere utile per completare questa proposta.
ciao
La tua SOLUZIONE è stata inserita.
Europe
America
Asia
Africa
Oceania
  • Europe
  • France
  • Hungary
  • Italy
  • Deutschland
  • România
  • España
  • Portugal
  • Greece
  • United Kingdom
  • Ireland
  • Serbia (Cyrillic)
  • Serbia (Latin)
  • Serbo-Croatian
  • Bosnian
  • Montenegrin (Latin)
  • Russia
  • USA
  • Brasil
  • Ecuador
  • Chile
  • Argentina
  • Indonesia
  • 中国
  • South Africa
  • Australia
  • New Zealand
×
Cookies Text Learn More