Non mi interessa chi governa se fa cose giuste

A me non interessa se il presidente del consiglio si chiama Silvio Berlusconi , Matteo Renzi o Beppe Grillo .
Se chi governa lo fa bene per me può stare li anche per 40 anni , non credo nella logica dell'alternanza ogni 5 anni con promesse vanificate dai fatti.
Meglio qualcuno realmente fa qualcosa di positivo senza alternanza piuttosto che essere in campagna elettorale permanente.
Ma ora mi chiedo : è giusta una manovra keynesiana di 120 miliardi(cifra per l'intera europa o solo per l'italia?) come ha detto Renzi ieri?
Secondo me non è una cosa giusta , perchè ci sarebbero ben 70 miliardi all'anno su cui si può lavorare per raggiungere il pareggio di bilancio , il fiscal compact , per avere le risorse per il fondo salva stati e ancora avanzerebbero soldi per fare nuovi investimenti smettendo di tagliare ma sopratutto smettendo di accumulare debito.
Si è scelta la strada dell'austerità , ora bisognerebbe raccoglierne i frutti , oppure significa sacrificare tutto il lavoro fatto per avere un 2% di PIL , e le future generazioni vedrebbero un debito che va verso i 3 mila miliardi , certo magari un rapporto debito/pil che resta al 115% , se le manovre keynesiane vanno bene,, ma pur sempre continuando a tagliare, pur sempre continuando ad inseguire , con il fiato sul collo delle banche , costantemente.
Invece che 120 miliardi , meglio 70 miliardi , presi dagli interessi sul debito pubblico , annuali , ma serve una riforma che permetta al nostro debito di portare questi interessi tra l'1 e il 2%.
Non è possibile aspettare di avere per 20 anni lo spread sotto 150 per poter osservare i primi frutti del calo degli interessi sui conti pubblici.
Bisogna che da subito , che immediatamente quei frutti possano essere visti e portati a casa.
Dunque va sfruttata la sinergia con la banca centrale europea e con Mario Draghi .
Bisogna che il debito pubblico smetta di dipendere totalmente dai privati e che il favore fatto alle banche private non si trasformi in un loro salvataggio indipendente dalla moneta corrente.
Cioè non si può pensare che mentre l'euro affonda , mentre si torna alla lira , le banche vengono salvate e gli stati falliscono.
Non si può pensare che le banche non meritino il loro ruolo , ma che quel ruolo venga calato dall'alto.
Dunque si decide dall'alto che tutti i soldi devono passare dalle banche , che l'economia si basa sui soldi che le banche private danno , soldi che non meritano.
Dunque facciamo prima passare i soldi per gli stati , che ripagano i loro debiti e liberano immediatamente risorse che poi alle banche tornano , visto che il debito pubblico con gli interessi al 5 o 6% lo hanno comprato loro.
Una riforma che liberi 10 miliardi al mese di interessi sul debito e che per la fine dell'anno porti lo spread a non esistere piu.
Infatti se l'italia non pagasse anche solo 50 miliardi di interessi , il valore del differenziale con il bund tedesco sarebbe di fatto azzerato , con un bilancio che riesce adirittura a diminuire il debito pubblico , oltrechè a raggiungere il pareggio di bilancio , ad avere risolrse aggiuntive senza bisogno di un piano keynesiano , piano che comunque non deve essere scartato a priori , ma non può porre le sue condizioni sull'aumento del debito per non dipendere ancora di piu dai mercati privati e far spostare questo macigno alle future generazioni è impossibile.