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Contributi alla proposta Regolamento per le decisioni nel progetto Airesis

alla luce di quanto inserito nei commenti propongo che:
1)nel flowchart che fa rif. al testo di Alessandro hangout sia sempre previsto come secondo step che preluda però all'integrazione della sintesi dell'incontro settimanale nelle proposte su Airesis e da lì si proceda ad una votazione entro 7gg.(come nel caso che ora rappresenta nello schema l'eccezione "no consenso ma necessità di delibera")- le motivazioni si trovano nei commenti qui sotto.
2) andrebbe chiarito cosa intendiamo col termine "salvo urgenze". Sono d'accordo affinchè si deliberi direttamente su hangout con le modalità proposte da Alessandro se "urgenze = risposte dovute a enti terzi che implichino il rispetto di vincoli non procrastinabili o questioni di sicurezza\stabilità del sito\errori gravi nel codice e simili".
3) decidere in ogni riunione quale sia un "sufficiente consenso" da raggiungere, pone nelle mani dei presenti un potere iniquo nei confronti di chi non è presente, salvo che non si realizzi il passaggio proposto al punto 1, allargando la base a tutti i potenziali aventi diritto di voto (nell'ambito degli iscritti a TD, ok per me) -> motivazioni + sotto nei commenti.
In che modo si integra con questo ? https://docs...
Vedo una perfetta integrazione. Tu hai qualche perplessità in merito? Vedi punti di contrasto?
Secondo il quorum scelto basta un'altra valutazione e la proposta passa :-)
:-) Ma il fatto che la proposta passi non significa che dobbiamo poi attuarla obbligatoriamente. A mio avviso dobbiamo discuterne nella riunione e decidere lì dopo un po' di dibattito anche verbale. Ho scelto uno dei nuovi quorum, neppure il più veloce.
per me va bene... è un regolamento interno e mi sembra ben fatto come base. Si potrà riprendere in mano anche successivamente.
Abbiamo un punto di discordanza con lo statuto di Tecnologie Democratiche. Nell'associazione infatti si era inizialmente pensato che i soci dovessero essere obbligatoriamente 'attivi' e rimando allo statuto per cosa intendavamo.
Qui invece si dice che tutti i simpatizzanti possono iscriversi e quindi votare. Non propendo per l'una o l'altra però dovremo correggere la discrepanza tra i regolamenti
Si non mi sembra una questione di lana caprina. Io preferisco "gli attivi" anche se dovremo trovare un metodo per identificarli
è un'annosa questione... anche nello statuto dell'associazione non è così ben definita. In ogni caso deve vigere il buon senso e il fatto siano gli organi di Tecnologie Democratiche a poter dare un veto ad eventuali storture.
Questo è un punto sul quale certamente andrà modificata la proposta. Io sono perché le decisioni sulle quali non si raggiunge il consenso ma si vuole comunque decidere siano votate dagli "attivi", cioè da quelle che poi queste decisioni devono applicarle. E' una questione che va discussa. Per il momento, comunque, modifico la proposta perché non si può invitare i semplici simpatizzanti se poi non possono iscriversi.
Potremmo specificare che se non viene raggiunto il consenso allora si procede a votazione su Airesis all'interno del gruppo di sviluppo
In base al testo, se non si raggiunge il consenso di può scegliere se accantonare la proposta come non ancora sufficientemente matura, oppure se votare a maggioranza che la proposta venga votata su Airesis ed allora si delibera a maggioranza.
dobbiamo implementare i contributi per paragrafo... comunque io sono per l'ultima decisione spetta a TD
Propongo che nell'ordine del giorno di una riunione, possano essere inseriti punti "urgenti", se:
- approvati in Airesis nelle precedenti 84 ore;
- si debba rispondere urgentemente a terzi.
mi sembra buon senso... ma non direi di vincolarci. Magari possiamo scriverlo più avanti quando l'organizzazione sarà più rodata.
Propongo che una proposta approvata su Airesis, debba essere obbligatoriamente messa nell'ordine del giorno della riunione
immediatamente successiva alla data d'approvazione.
In questa riunione i presenti dovranno verificare la proposta, e dovranno:
1 - approvare, per presa d'atto della volontà degli aventi diritto;
2 - cancellata, perché viola le leggi vigenti;
3 - ibernare per un tempo-x, perchè non ci sono risorse (denaro, personale) per metterla in atto;
4 - respinta in revisione, perché incompleta o poco chiara (vedi punto 5).
Caro Luca, purtroppo mi sembra che abbiamo una filosofia molto diversa che ci porta ad avere diversi punti di vista su quasi tutti i commenti :) E' il bello delle discussioni. Io credo che dobbiamo limitare al massimo gli obblighi. Lasciamo operare il buonsenso. Siamo volontari che dedicano il loro tempo e le loro risorse per il bene comune. Perché dobbiamo darci obblighi? Soprattutto: a cosa serve? Pensi che con questi obblighi avremo un Airesis migliore o peggiore? Pensi che avremo più o meno volontari? Lasciamo operare il buon senso! Diamoci poche regole, flessibili, che stabiliscano i principi e che impediscano che un giorno il progetto, o la governance dello stesso, prenda derive che non ci piacciano, ma poi riserviamoci tutti i possibili spazi di manovra che non compromettano questo obiettivo.
secondo me non dovrebbe obbligatoriamente essere messa nell'odg successivo. Direi di considerarla al più presto.
Nell'articolo 5 si indica il limite minimo di discussione su Airesis per portare al voto una proposta (3 giorni di tempo). Io propongo di adottare tempi differenziati a seconda degli argomenti:
- Varizioni Statuto, 90 giorni;
- Variazioni d'indirizzo strategico, 45 giorni;
- Creazione di nuova attività/servizio, 30 giorni;
- Modifica attività/servizio già esistente, 15 giorni;
- Emendamento veloce ad una attività, 7 giorni;
- Ordine del giorno, 84 ore;
- Risposta urgente a terzi: 72 ore.
Una differenziazione è sicuramente sensata, ma lascerei la cosa al buonsenso delle persone. L'articolo non a caso parla di "ALMENO" 3 gironi. Il limite MINIMO è tre giorni, ma si può variare in base alla complessità del tema trattato. Ripeto: non ingabbiamoci da soli in regole che possono farci male. Usiamo buonsenso e consenso. Le regole devono essere un vantaggio. Devono costituire un territorio conosciuto che lasci spazio all'iniziativa di tutti, non delle gabbie strette che limitino l'operato di ciascuno. Quindi, benissimo differenziare i tempi, ma non c'è alcun bisogno di scriverlo nel regolamento, a mio avviso
purtroppo definire cosa sia una "variazione d'indirizzo strategico" è un fatto piuttosto soggettivo, anche se non trovo malvagia l'idea, propendo per questi suggerimenti:
1 - che il tempo minimo di discussione sia 7-14 gg., 3 giorni per chi lavora e magari sta fuori casa, ecc. è un tempo troppo breve che tarpa le ali anche alla meditazione sui temi e costringe a commentare rapidamente, senza studiare nè approfondire. La cosa può condurre ad elaborare soluzioni superficiali, non sfruttando a dovere il potenziale dell'intelligenza distribuita e costringendo poi a revisionare e raffinare in breve tempo ciò che non si è messo a fuoco. Certi temi, specie se riguardano l'analisi logica di un problema complesso, richiedono tempo x poter essere inquadrati a dovere, se poi in questo discorso ci mettiamo il fatto che si cerca di entrare anche nei punti di vista degli altri x fare evolvere la discussione...la dialettica richiede tempo, diversamente sembriamo degli assatanati superficiali...in senso buono ! Salvo urgenze o risposte dovute a terzi su cui concordo, ma anche qui, definire "urgenza" please...chi definirà quel quorum "fast" farà una valutazione dell'urgenza da solo? non mi convince... O definiamo delle casistiche ? ingabbiante...oppure...
2 - aggiungiamo una funzione di votazione dell'adeguatezza del quorum? a me piacerebbe. Se X utenti sostengono che il quorum temporale non sia adeguato votano affinchè la discussione sia prolungata!
3 - Un effetto simile al punto 2 si potrebbe ottenere inserendo la possibilità di votare\esprimere su Airesis il fatto che la proposta non sia matura (come ipotizzato nel regolamento da Alessandro).
Commentate gente, commentate.
Marco, per il tuo punto 1, ho inserito la tua proposta e direi di deciderlo in sede di riunione settimanale. Se altri in questa sede, desiderano esprimersi ci aiutano a decidere in quella sede. Sugli altri due punti, non è questa la sede per discuterne. In linea di massima condivido il tuo punto e più in generale penso che la discussione attuale delle proposte su Airesis sia molto deficitaria rispetto a ciò che servirebbe, sebbene sia migliore di quasi tutto quello che ho visto in giro. Però una dibattito in rete è qualcosa di molto difficile da realizzare, se lo vogliamo proficuo, e quindi lo strumento che dovremmo creare dovrebbe essere, a mio avviso, molto innovativo ed evoluto.
Propongo che le delibere "urgenti" (quelle per cui non è stato possibile discutere su Airesis per almeno una settima), per essere adottate debbano almeno ottenere la maggioranza qualificata dei votanti.
Ripeto, i voti a maggioranza, a mio avviso, dovrebbero essere limitati a casi particolarissimi. Se dobbiamo votare a maggioranza significa che qualcosa ha fallito. Il voto lo dobbiamo considerare come un male che talvolta può essere necessario. Di norma non dovrebbero esserci cosa che facciamo che non trovano il consenso (che non è l'approvazione) di tutti. Se poi una cosa è urgente è urgente, va fatta e basta. Non può esserci una cosa urgente sulla quale non vi è consenso, altrimenti significa che non è urgente.
sarebbe importante capire quali sono gli associati attivi per ora... con questa regola si rischierebbe un ingolfamento.
per me questa nozione di consenso assomiglia tanto ad una rinuncia a porre veti in un quadro di incertezza o di palese minoranza...non mi pare che risolva il problema delle divergenze di opinione, resterà sempre chi non è d'accordo ma poi accetta il compromesso.
Devo approfondire questa filosofia, scusate, per ora mi dichiaro ignorante ma scettico.
Nell'articolo 3 si indica la riunione settimanale come organo decisionale principale. Non sono d'accordo, alla riunione possono partecipare solo 10 persone (le prime dieci che arrivano), mentre teoricamente gli aventi diritto sembrerebbero almeno un'ottantina. Per questo, propongo che lo strumento decisionale principale sia Airesis stesso, lasciando alla riunione settimanale solo le delibere urgentissime (quelle che OBBLIGATORIAMENTE devono risposte in tempi minori di 1 settimana).
Luca, ho aggiornato la proposta, traendo spunto dalla tua richiesta specificando che i partecipanti, prima della discussione, decidono quale forma di consenso utilizzare per la specifica proposta. Non trovo che sia utile, infatti, vincolarci ad un forma di consenso. Le cose possono cambiare nel tempo. Chi scrive le regole, a mio avviso, deve aver ben chiaro i propri limiti di conoscenza circa i molti casi per i quali queste regole verranno applicate. Meno vincoli ci diamo e meglio è, a mio avviso.
Ale una domanda , e se gli attivi dovessero diventare 80 ?
Simone, se gli attivisti diventassero 80 (magari!!!!) a mio avviso la cosa migliore sarebbe rafforzare lo schema che già abbiamo dei gruppi di lavoro. Ad esempio: 8 grafici che discutono fra di loro sulle proposte che riguardano la grafica, 6 programmatori che discutono delle proposte che riguardano i programmatori. 10 analisti che discutono delle questioni che riguardano l'analisi, ecc. Oltre certi numeri, però, il metodo del consenso non è più il metodo migliore. Ogni cosa ha il suo contesto nel quale da il meglio. Adesso che siamo relativamente pochi, usiamo il metodo migliore. Quando e se saremo 80 ci poniamo il problema. Non trovi?
non ho ancora partecipato in hangout (devo comprarmi un pc decente...) ma:
1- se è vero che solo i primi 10 partecipanti all'hangout possono accedere, non mi pare strumento equo, anche se ad oggi il problema non si è ancora mostrato
2- dividere le tematiche in discussione in sottogruppi ha dei pregi ma anche dei difetti potenzialmente gravi: il difetto maggiore è che al crescere della frammentazione si genera la quasi certezza che i temi trattati presentino delle sovrapposizioni d'interesse\competenza tra un sottogruppo e l'altro (es.l'analisi logica può sconfinare nella grafica e nell'usabilità e viceversa, in certi casi non si può fissare una linea di demarcazione precisa nelle competenze) ergo talvolta è necessario creare un team composito che consideri la somma delle specificità delle singole competenze.
3- Anche per me Hangout lo vedo + indicato come strumento di discussione e approfondimento rapido o per le urgenze (meglio che scrivere testi chilometrici) ma poi l'esito della discussione secondo me va portato su Airesis e va dato tempo (7gg minimo, già considerato) agli aventi diritto di voto di potersi esprimere(ok solo i soci di TD, ma vanno chiarite le modalità di adesione) anche xchè banalmente non tutti possono essere presenti in hangout. Nello schema attuale potrebbe succedere che i simpatizzanti estemporanei contino di più (se presenti su hangout) rispetto a soci di TD (che non erano presenti su hangout), correggetemi se sbaglio, a me sembra paradossale se vogliamo premiare l'intensità e continuità della partecipazione ed un impegno anche formalmente espresso tramite iscrizione a TD.
Il mio 80 era ipotetico. In ogni caso qualunque numero superi i 10 membri di google+ sono già di per se un problema. Secondo me non sarebbe sbagliato pensare anche al futuro ... calcola che sto aggiungendo una media di 2 indirizzi mail a settimana nella google group di persone interessate a partecipare...
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