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Dazi USA, è partita a mezzanotte la nuova ondata contro il "made in Europe"
Sono scattati alla mezzanotte di venerdì 18 ottobre i nuovi dazi USA sul made in Europe. Un pesante 25% ad valorem che va a colpire tantissimi prodotti italiani, a cominciare dai formaggi per arrivare a liquori e amari.
Cosa e quanto colpiscono i nuovi dazi
La lista dei beni europei che sono finiti nel calderone ha un controvalore di 7,5 miliardi di dollari. I prelievi interesseranno principalmente Germania, Francia, Spagna e anche Regno Unito, mentre l'Italia sarà coinvolta in modo meno pesante ma comunque sostanzioso, ben 500 milioni di euro. La notizia confortante è che per il momento sono stati risparmiati molti...(Sigue leyendo)
Borsa di Milano in calo, pesano i timori delle questioni geopolitiche
Su tutte le Borse mondiali s'è avvertito il peso delle questioni geopolitiche. Anzitutto le tensioni USA-Iran, ma anche l'attesa per il confronto Trump-Xi Jinping in occasione del prossimo G20.
La Borsa di Milano e le altre
La Borsa di Milano viene zavorrata così come le altre principali europee, tranne Londra, praticamente invariata (+0,08%) a 7.422 punti. Francoforte ha perso lo 0,38% a 12.228 punti, Parigi lo 0,13% a 5.514 punti. Scende anche Wall Street. Il FTSEMib ha subito una flessione dello 0,73% a 21.128 punti. Anche il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,73%. Chiusura negativa per il FTSE Italia Mid Cap (-0,75%) e...(Sigue leyendo)
Dazi USA al Messico annullati: i mercati festeggiano (e il peso vola)
I dazi contro il Messico sono stati scongiurati, e i mercati festeggiano. Ma festeggia soprattutto la valuta messicana, il peso, che guadagna oltre il 2% nei confronti del dollaro americano.
L'accordo USA-Messico che scongiura i dazi
Ma andiamo con ordine. Una decina di giorni fa il presidente americano Trump aveva annunciato l'introduzione di dazi al 5% sui prodotti importati dal Messico. Questa misura era di tipo punitivo per via dello scarso impegno nel contrastare l'immigrazione illegale dal paese centroamericano negli Stati Uniti. Le tariffe, che avrebbero dovuto entrare in vigore oggi, sarebbero poi cresciute a colpi del 5%...(Sigue leyendo)
Commercio mondiale, sarà frenata anche nella migliore delle ipotesi
Il commercio mondiale si prepara ad un anno in frenata. E questo accadrà anche nell'ipotesi molto ottimistica di una "soft" Brexit e di uno spegnimento delle tensioni tra Washington e Pechino.
Lo scenario del commercio mondiale
A dirlo è il Rapporto export 2019 Sace Simest, secondo il quale le incognite di quest’anno arrivano proprio dallla guerra tariffaria sino-americana e dal destino incerto di Londra. Del resto anche il Fondo monetario internazionale ha evidenziato questi stessi fattori critici. Si stima che nello scenario migliore il commercio mondiale dovrebbe marciare al 2,5%. In quello peggiore il tasso di...(Sigue leyendo)
Greggio, sul sentiment dei mercati pesa la questione iraniana
Comincia col segno positivo la settimana del greggio. Le quotazioni infatti sono in rialzo, mentre gli investitori concentrano la loro attenzione sull'impatto delle sanzioni statunitensi all’Iran (terzo maggiore produttore Opec). In sostanza si vuole capire quanto inciderà sui livelli produttivi globali questo colpo inferto al paese islamico.
La situazione del mercato del greggio
Nell'ultimo trimestre le esportazioni di petrolio greggio iraniano sono calate di 580.000 barili al giorno. Questo perché un numero sempre maggiore di compratori, tra cui il secondo acquirente indiano, ha tagliato le importazioni in vista delle...(Sigue leyendo)
Petrolio, gli USA stanno per prendersi lo scettro
Si avvicina sempre di più il momento in cui gli USA diventeranno il primo produttore di petrolio al mondo. Per la prima volta nella storia, gli impianti americani hanno estratto 11 milioni di barili di greggio al giorno. Si è così tremendamente assottigliato il divario con la Russia, leader mondiale della produzione, che si è mantenuta sui 11,2 mbg. Peraltro la produzione russa ha subito anche un incremento dopo l'attenuazione dei tagli concordati con l’Opec.
Cambia il mercato del petrolio
La corsa dello shale oil americano quindi sta procedendo spedita, e dopo lo scettro quale maggior produttore di gas, gli USA stanno per...(Sigue leyendo)
Forex, il dollaro non sfonda malgrado gli ottimi dati macroeconomici
L'economia USA può vantare un altro paio di risultati molto positivi, che avvicinano ancora di più il rialzo dei tassi. Il Dipartimento del Commercio ha reso noti infatti le stima preliminari relativi al PIL del terzo trimestre del 2016. Il valore è in crescita del 2,9%, e si tratta dall'incremento maggiore da due anni a questa parte.
Dati marco ottimi, ma il dollaro cede terreno nel Forex
Il dato va peraltro oltre le aspettative degli analisti, secondo i quali la previsione era di un aumento molto più contenuto, del 2,5%. Nel secondo trimestre invece il balzo del Pil era stato del 1,4%, mentre a inizio anno era...(Sigue leyendo)